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21 aprile 2014 1 21 /04 /aprile /2014 19:00

Perché mai una persona ritenuta normale dai più (sentendosi offesa oltremodo) debba interessarsi ai lampioni e alle stelline in tempi in cui i padri di famiglia sono costretti a tendere la mano per soddisfare i bisogni basilari dei figli? E' forse matto costui? non vede che ci sono cose più importanti con cui occupare il propio tempo e ben altre fatiche reclamano i suoi sforzi? Scende forse da Marte?IL

Ovviamente no. Ho ed ho sempre avuto i piedi ben piantati a terra. Ma se fossi sceso da Marte avrei trovato sicuro e comodo attracco per il mio disco volante nelle lande civilizzate di questo pianeta anche nelle più buie delle notti, tante e tali sono le luci sparate verso l'alto. Ogni città, ogni piazza, ogni strada mi sarebbe stata segnalata come pista di atterraggio del più efficiente aeroporto. E se fossi stato un marziano in esplorazione, giunto sulla Terra per studiarne gli abitanti, avrei subito collegato lo spreco di energia con la povertà di alcuni di loro. Avrei ridato potenza ai motori e richiamando la base avrei esclamato: "Nessun segno di vita intelligente: rientriamo alla base. Passo!" Mi sarebbe bastata solo questa prova di stupidità poiché per fare di una specie una specie evoluta, ci vogliono comportamenti evoluti, mentre per qualificarla come primitiva basta che questa manifesti un solo comportamento primitivo, stupido o lesionista: di sicuro ne avrà adottati molti altri del tutto simili.

Per fare bella figura coi nostri ipotetici visitatori, per evolverci un po' insomma, si devono affrontare e superare le incongruenze della nostra "moderna" civiltà (pardon "civiltà"); solo così tutti i padri di famiglia potranno soddisfare i bisogni dei propri figli in modo sereno, come è giusto che sia per una specie evoluta. Ma ognuno deve fare la sua parte e nel mio piccolo, con le mie piccole competenze e grazie ai miei interessi, io la faccio in questo campo.

E già, parliamo di inquinamento luminoso!

Si dà il caso che l'Amministrazione del mio Comune si stia interessando all'illuminazione pubblica. Con tutta la fiducia di cui sono capace, stavo per ritirarmi in convento dove pregare che i frutti di questo interesse fossero conformi alla legge della Regione Campania in materia. Purtroppo però mi sono presto reso conto che tutta la fiducia, ma proprio tutta, era un ben misero gruzzolo e che avrei fatto meglio a ficcarci il naso io. Gli amministratori non sono cattivi, tutt'altro. Sono solo troppo oberati dalle cose più terrene e in fondo li capisco: tanti padri bussano alle porte dei loro uffici. Il dramma di questi tempi difficili lo avvertono loro appena meno forte di chi lo vive sulla propria pelle. Poi hanno quella convinzione un po' dura a morire che fare una cosa, una cosa qualsiasi, distrae somme di denaro per un'altra che sicuramente aveva maggiori ragioni per essere fatta. Sono tutti in psicanalisi! Scontentano tutti, qualsiasi iniziativa prendano, per quanto vi abbiano ragionato e rimesso!

Mi sono preso quindi la briga di far capire loro che, se seguiranno la Legge Regionale quando scriveranno il capitolato per un impianto a norma, sarà la Regione a pagare. Che un impianto conforme alla Legge consuma meno, e libera risorse, non ne distrae. Che in Costiera Amalfitana anche il cielo stellato è panoramico, non solo le curve della Divina, e che (se le stelle mi assisteranno) potrebbe essere interessante dopo il "Comune Dipinto", la "Città della Musica", la "Città del Gusto" caratterizzarsi come la "Città delle Stelle". Magari!

Senza mai tralasciare le altre cose come il lavoro, il Piano Spiagge, le buche nelle strade. E poi vuoi mettere la soddisfazione se un marziano in atterraggio non vede una buca e cappotta? Potrà comunque farsi di noi una pessima opinione ma avremmo la possibilità di fargliela cambiare giacché sarà costretto a rimanere per cena. 

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2 agosto 2013 5 02 /08 /agosto /2013 16:26

Tamron 70 300 @70 f5 25072013Se te ne stai tutto il giorno chiuso in casa convalescente, devi trovarti per forza qualcosa da fare. In questi giorni quindi, mi sono trovato da leggere: Dalla Monarchia alla Repubblica, di Giuseppe Romita, Ministro degli Interni dell'epoca; Il mistero Sindona di Nick Tosches. Ma quando mi sono ritrovato a metà del primo capitolo di un Storia della filosofia greca allora ho capito che dovevo prendere drastici provvedimenti. Così ho deciso: quello che mi aveva allettato, mi avrebbe rimesso in moto.

"Fotocamera e treppiedi a me!" Ho detto. Ma non si sono mossi, nessuno dei due. Così, sulle stampelle, li ho presi io. Dal mio lazzaretto però, non avevo molte possibilità, se non quelle concesse dalla finestra della mia camera. Così, montato il Tamron 70-300, l'ho puntato, appena buio, verso la collina di fronte senza inquadrare un soggetto definito, visto che non ce n'erano.

Ho realizzato 100 scatti, fusi con Startrails. Ho messo a fuoco con le funzioni di Astrojan Tools, programmino testato per l'occasione che ha dimostrato problemi nell'acquisire la sequenza, motivo per cui ho ripiegato sul già testato Astroclick.

Purtroppo i 5 secondi tra una posa e l'altra hanno provocato un antiestetico effetto tratteggiato. Con 70 mm di focale non si possono far passare tanti secondi per riprendere le regioni equatoriali. Lezione compresa!

 

Pose: 100X30"

Intervallo: 5"

ISO: 400

@ 70 mm

 

La messa a fuoco è buona. Almeno quello...!

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19 luglio 2013 5 19 /07 /luglio /2013 21:13

M13 15lug2013 definitivaSeconda versione, meglio elaborata

 

Dopo tanto tempo torno col naso all'insù! Non che non volessi farlo prima ma come si sa, gli impegni, il lavoro, l'ernia al disco...!

Tornato in paese per le vacanze (unico periodo dell'anno in cui sembro capace di coltivare questa passione) spolvero, è il caso di dirlo, l'armamentario. Infatti, dopo quasi un anno di inutilizzo, nel tubo ottico del 114 c'erano le ragnatele! Sono stato persino costretto a togliere alcune macchie di muffa dal primario...

Questa volta però ho cambiato completamente genere: mi sono dato al deepsky! Si è trattato anche del battesimo dello Scopos in questo campo. In precedenza avevo già tentato qualche scatto sulla Luna in congiunzione con Venere.

La notte tra il 14 e il 15 luglio tirava un forte vento, tanto che avevo rinunciato a trascinare il tele su per un piano fino al solarium dell'albergo. Avendo in programma di tentare una ripresa della nebulosa Nord America (NGC 7000) nel Cigno e di Andromeda, mi ero quindi proposto di fare solo un po' di pratica col facile M13, direttamente dal balcone della mia stanza. L'idea era quella di appollaiare lo Scopos sugli anelli del 114 e usare il riflettore come guida manuale. Ho quasi subito rinunciato alla guida visto che i 90" di posa provocavano un mosso appena percepibile che ho stimato di facile eliminazione in fase di elaborazione... e poi perchè proprio non ne sono stato capace!

I problemi maggiori li ho avuti nella messa a fuoco, non facile nemmeno attraverso il live view della 450D, e con le torsioni dovute alla testa da treppiede avvitata ad uno degli anelli del Newton. Avevo penato non poco per attaccare la mia testa a sfera N2 Benro (acquisto recente) all'anello. La soluzione adottata ha offerto una certa stabilità durante le riprese ma non altrettanto durante la messa a fuoco. In questo campo il focheggiatore dello Scopos ha mostrato un punto di forza nel riduttore 1/10 e una debolezza nel perno di blocco corsa eccessivamente duro nell'avvitarsi.

Ho elaborato con Iris (altra mia prima volta)... non sono nemmeno sicuro di aver correttamente applicato i dark e i flat! Questa versione che si vede in cima all'articolo, è una seconda elaborazione. Ha un bilanciamento cromatico più soddisfacente e ho potuto correggere gli artefatti che avevo introdotto nella prima versione. E' il risultato della somma min-max rejection. Il leggero mosso è stato attenuato con GIMP mentre gli ultimi ritocchi li ho dati con CS5. Non ho provato nemmeno a togliere il coma dai bordi anche perchè non saprei da dove cominciare. E pensare che si tratta di un ritaglio del centro dell'immagine originale. Purtroppo sapevo che lo Scopos soffre di un campo legermente curvo, ma per ora non me ne sono curato per niente. Se volessi ovviare, esistono in commercio degli spianatori/riduttori: magari in futuro ci farò un pensiero.

Non ho utilizzato filtri, per cui mi sono bevuto tutto l'IL del paese.

 

Dettagli:

Camera: Canon 450D

Ottica: Scopos ED 66

Pose: 10 X 90"

Dark: 10

Flat:10

Software: Iris, Gimp, CS5

 

Il risultato non mi fa impazzire. Mettiamola così: questa è solo la prima immagine e questo il risultato a cui aspiro (non me ne voglia l'autore, Fabrizio Marra, se senza chiederglielo mi sono permesso di citarlo ad esempio!)

 

Come sono andate le serate seguenti? Che fine hanno fatto la Galassia di Andromeda e la Nebulosa Nord America? Il giorno dopo aver ripreso M13 ho tentato di spostare di peso l'intero set up... l'ernia ha fatto "clic" e ora trascorro il resto della mia vacanza disteso a scrivere e elaborare 10 misere pose e a farmi bucherellare le terga con punture di Toradol, Muscoril e non so cos'altro che, per inciso, hanno lo stesso effetto di un sorso d'acqua fresca!

 

Magra consolazione: è emersa la NGC 6207 (magnitudine 11,6) in alto al centro del campo...

 

Giuseppe

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3 maggio 2012 4 03 /05 /maggio /2012 21:34

IMG 1665 6 elaborazione copia

Quando l'ho vista sulla copertina, lì in alto a destra, ho sgranato gli occhi e ho chiamato Miriam a gran voce perchè la vedesse anche lei e me ne desse conferma.

Era solo una foto, una piccola foto e non che non ci avessi creduto e sperato. Ma avere la conferma di aver vinto mi ha fatto sobbalzare.

Mi spiego. Qualche tempo fa Coelum Astronomia (la mia rivista preferita, manco a dirlo) ha proposto ai suoi lettori un piccolo concorso: ritrarre le lune Medicee di Giove, Io, Europa, Ganimede e Callisto, accostati prospetticamente ad una figura umana. In più le dimensioni apparenti del sistema celeste e delle persone dovevano essere confrontabili.

L'idea era sorta in seguito alla pubblicazione di una splendida immagine realizzata da Claudio Pra la quale ritraeva Giove e le sue lune appena sulle cime dolomitiche dei Monti Pallidi. "Perchè non una figura umana invece che un monte", avranno pensato in redazione, da qui la proposta ai lettori di una sfida per l'estate.

Subito la testa si è messa a friggere in cerca di espedienti tecnici per realizzare le idee che via via venivano a me e a Miriam. Dapprima è apparso tutto facile, bastava mettersi in fila con i soggetti da ritrarre; poi tutto complicato, perchè era necessario che l'allineamento si verificasse in tempi rapidi e lungo un piano inclinato. Quando ci siamo resi conto che in tutto l'arcipelago de La Maddalena non c'era un posto che realizzasse tutte le condizioni necessarie stavamo quasi per mollare. Sembrava facile ma non lo era e devono essersene resi conto anche nella redazione di Coelum perchè, inaspettatamente, il concorso per l'estate é diventato concorso anche per l'autunno.

L'allungamento dei tempi ci ha concesso di cercare il posto giusto anche in Costiera Amalfitana dove abbiamo trascorso un breve periodo di vacanza. Allineata in direzione Est-Ovest e ricca di colline a picco sul mare, ero convinto potesse offrirmi quello che cercavo. Ero riuscito anche a calcolare l'esatta disposizione e ad individuare la postazione perfetta, ricca persino di suggestioni paesaggistiche ed architettoniche: l'Hotel Luna, posizionato sul tornante che apre proprio sulla città di Amalfi. Dal pennello del porto che si protrae sul mare, avrei potuto riprendere mio fratello Luigi e il nostro amico Antonio. Alle spalle i Monti Lattari avrebbero fatto da sfondo.

Tutto pronto quindi. All'ora stabilita siamo lì. Ora Giove doveva semplicemente sorgere nel punto giusto e renderesi visibile coi suoi satelliti, al resto avrei pensato io.

Sono riuscito a coordinarmi con Gigi ed Antonio grazie agli handie-talkie, ma con Giove e le nuvole basse sull'orizzonte l'intesa non c'è stata. Per due sere di fila l'allineamento si è verificato tra la foschia nonostante regnasse il sereno.

Stavamo quasi per desistere quando, pur di non arrenderci, ci è venuta in mente un'alternativa: Atrani, la sua spiaggia e la salita della "Maddalena"... quasi un presagio.

Quella sera, quando era chiaro che non avremmo ottenuto nulla da Amalfi, siamo corsi ad Atrani distante solo un chilometro. Non potevamo buttare via quell'occasione: avremmo rischiato di non travare più il giusto allinemeto dei satelliti. Già, perchè bisognava tenere conto persino della posizione dei satelliti attorno al pianeta. Dovevano essere tutti visibili (non in transito sul pianeta o dietro di esso) e ben distanti tra loro così da poter essere ripresi. Ormai non restavno molte sere utili per cui "tutti di corsa ad Atrani".

Mentre ci posizionavamo, Giove era salito ancora di qualche grado nel cielo sempre più nero lasciando la foschia sotto di sé e realizzando, finalmente, il corretto allinemento.

Tra le risate per le persone che guardavano curiose il fotografo radioamatore e gli amici alla ringhiera a picco sul mare, ho cominciato a ascattare decine di foto. Tra quelle avrei poi trovato quella giusta aggiudicandomi un fantastico rifrattore apo: lo Scopos 66 Baader.

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25 giugno 2011 6 25 /06 /giugno /2011 15:30

Senza titolo-1 copia

La sera del 15 giugno 2011 ha regalato un evento celeste come non se ne vedevano da tempo. Un eclissi di luna finalmente totale. Dopo gli eventi parziali degli anni scorsi infatti, quest’anno il fenomeno si è presentato in tutta la sua spettacolarità in termini di estensione temporale, gamma cromatica e comfort osservativo. Rimanere all’aperto durante la prima parte della notte a giugno è piacevole anche quando non si rimane col naso all’insù. Le favorevoli condizioni meteorologiche hanno poi lasciato spazio al libero godimento dello spettacolo.

Certo, iniziato prima del completo tramonto del sole e quindi del sorgere della luna, ha alzato il sipario quando la platea era composta ancora dalle sole popolazioni asiatiche e orientali in genere, ma in questo periodo caratterizzato dalla scarsezza di comete luminose o eclissi solari è meglio accontentarsi.

Ho tentato di riprendere al meglio il fenomeno approfittando di una fotocamera digitale (Panasonic Lumix  DMC-FZ3) che mi sono fatto prestare per l’occasione. In questo modo, con due camere, ho potuto realizzare sia un time lapse che una composizione di  vari fotogrammi raccolti ad intervalli regolari. Durante i giorni precedenti ho provveduto a testare la strumentazione (operazione che si è comunque dimostrata in parte lacunosa), programmare gli intervalli di ripresa e scegliere la località più adatta senza mai perdere di vista le previsioni meteo che si aggiornavano di giorno in giorno tenendomi col fiato sospeso sino all’ultima ora.

 

 


 

 

Per questo time lapse ho utilizzato la mia Nikon Coolpix 5600 in proiezione afocale. Ho quindi utilizzato il mio 114 con un oculare a basso ingrandimento (SMA 25mm Celestron) e con il Microstage della Baader (che dopo anni dall’acquisto ha dato un senso alla sua permanenza tra gli accessori) ho sostenuto la fotocamera allineata all’oculare. Ho così scattato una foto al minuto per tutto il tempo a disposizione ottenendo 168 immagini.

Con la Panasonic Lumix DMC-FZ3 invece, ho inquadrato uno scorcio del paese ai piedi dell’altura su cui mi ero portato facendo attenzione a rispettare l’inquadratura che avevo stabilito nei giorni precedenti e ho scattato una foto ogni 5 minuti. Purtroppo la regolazione dell’esposizione è risultata sbagliata inficiando il risultato finale.

Traccia eclissi 2011

Tra le problematiche riscontrate particolarmente fastidiose sono state le continue correzioni all’inseguimento della montatura dovute al fatto che non mi era stato possibile allineare la montatura al polo essendo ancora giorno al momento dell’inizio delle riprese. Noiosa e a rischio di errori la necessità di impostare ad ogni foto, per entrambe le camere, la modalità “autoscatto” al fine di evitare il mosso. Purtroppo la mancanza di una reflex evoluta si è fatta sentire.

3816In fase di elaborazione ho avuto grossi problemi a allineare le immagini del video poiché le immagini della fase totale dell’eclisse erano talmente scure che il software (Registax 4) non era in grado di allinearle automaticamente. Ho dovuto rinunciare ad alcuni fotogrammi, i più scuri, f3892atto che ha portato il totale dei fotogrammi utilizzati a circa 145 su 168 catturati per la realizzazione del video anche se nei dati tecnici ho preferito riportarne 168. Oltre a ciò sono emersi anche gli errori di esposizioni delle foto “panoramiche”, molto evidenti nel risultato finale dove le fasi più profonde del fenomeno non sono state colte a dovere.

E' il primo tentativo di ripresa di questo fenomeno e ne sono moderatamente soddifatto. Fuori scala è invece l'entusiasmo per aver goduto di uno spettacolo davvero irripetibile.

3933

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11 maggio 2011 3 11 /05 /maggio /2011 11:23

Con l'arrivo della bella stagione e, in concomitanza del verificarsi dell'opposizione di Saturno del 3 Aprile, sono tornato a riprendere il signore degli anelli. Quest'anno sono molte le caratteristiche che rendono questo appuntamento particolarmente interessante. Dapprima, la grande tempesta che imperversa nell'emisfero nord del pianeta. Scoperta dall'Iran l' 8 gennaio, ha immediatemente riacceso l'interesse della comunità astronomica scatenando il classico tam-tam nella rete. Innumerevoli e ricche di dettagli sono le immagine riprese da tutto il mondo da astrofili esperti e non. Gli anelli poi, cominciano ad inclinarsi mostrando la loro faccia settentrionale con un angolo sempre più favorevole dopo l'equinozio di primavera dell'11 Agosto 2009 che li ha visti perfettamente di taglio e praticamente invisibili. Se si aggiunge la favorevole altezza sull'orizzonte nell'istante della culminazione per le latitudini italiane, crolla qualunque alibi per restarsene in panciolle sul divano.

Saturno 6 mag 2011Quest'immagine è frutto di un lungo lavoro di elaborazione e di ben tre serate di riprese, spese a cercare di cogliere il video perfetto. Di certo il migliore l'ho catturato la sera del 6 dopo aver riveduto tutti i miei appunti in merito alla corretta acquisizione di avi astronomici. In scheda manca il dato di frequenza frames (5 fps) e esposizione (1/5 s). A causa della scarsa luminosità del pianeta (1/4 della luminosità superficiale di Giove) stavo per rinunciare all'uso dell'filtro Ir-cut, ma una volta settata a dovere l'esposizione della webcam, non è stato più necessario rinunciarvi e i risultati si vedono. In fondo avrei guadagnato pochissima luminosità in più.

Lunga è stata anche la fase di elaborazione ma grazie anche ai suggerimenti di astrofili esperti, ho ottenuto questo risultato. Tra questi suggerimenti infatti figura un software: Image J, sulla cui utilità e uso spero presto di poter tornare.

Testimone della bontà del risultato (ancora migliorabile) è a mio avviso la tempesta risolta sul disco planetario.

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2 febbraio 2011 3 02 /02 /febbraio /2011 18:32

Mosaico 80% Iridum Frigoris 16.01.11

La sera del 16 gennaio 2011 è stata molto prolifica. Incoraggiato da una luna altissima (oltre 72° sull'orizzonte), un'ottima trasparenza e un seeing figlio di una pertubazione precedente, mi sono lenciato in ben due mosaici. Ecco la regione del Sinus Iridum dove, oltre alla formazione semicircolare in primo piano, fa bella mostra di sé anche un'ampia zona del Mare Frigoris, mentre poco più a nord la scena è dominata dal cratere John Herschel, una formazione craterica circolare dai bordi poco rilevati.

Nella stessa sera ho puntato il mio 114 verso il Mare Humorum riuscendo a immortalare la formazione in due immagini. Mi ha molto colpito il suo fondo privo di asperità di rilievo, interessato solo da isolati craterini, alcuni dei quali notevoli per brillantezza degli ejecta come la triade Doppelmayer o la serie Gassendi posta appena a sud dell'omonimo cratere principale che limita il Mare Humorum a settentrione. Invisibili, in queste condizioni di luce, le formazioni collinari nei quadranti est della formazione.

Infinine ho rivolto la mia attenzione verso il cratere Aristarco. Questo cratere forma con Herodotus una coppia molto interessante, impreziosita dalla Valle di Schröter che sembra originarsi proprio da questo cratere e si dipana a mo' di arco verso ovest tra le formazioni collinari che sovrastano a nord i crateri.

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11 dicembre 2010 6 11 /12 /dicembre /2010 15:44

Dopo uno stop forzato, torno a ripredere. Prima però ho dovuto risolvere un grosso problema progettuale del mio 114. Il secondario, retto da un unico braccio in metallo era posizionato fuori dal centro del percorso ottico. Ho quindi dovuto costruire un nuovo braccetto con un lamierino di metallo e inserirlo nel tubo in maniera appropiata.

Forse è stata questa la modifica che mi ha permesso di ottenere questo discreto risultato. Si tratta di Giove come appariva la sera del 7 dicembre pochi minuti dopo le 21.

Giove 07 dicembre 2010Nonostante la mia ferma convinzione che mi porta a preferire focali più lunghe, mi sono fermato ad F24 (barlow 3X). Degli otto video della serata, infatti, solo due erano ripresi con la barlow mentre gli altri sono stati ottenuti con la tecnica della proiezione da oculare (6mm T-Japan). Ironia della sorte, avevo interrotto il video quando avevo accumulato solo 666 frames. Dopo averli elaborati tutti, l'immagine migliore è risultata questa. Ho voluto riscalare l'immagine ingrandendola del 68% e renderla così della stessa scala di quelle riprese con la proiezione dell'oculare.

Non ho utilizzato nessun filtro. Potrebbe essere solo una mia supposizione, ma le temperature invernali sembrano aver influito positivamente sul rumore della mia webcam riducendolo drasticamente.

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18 novembre 2010 4 18 /11 /novembre /2010 20:13

Italia dallo spazio

E' bella l'Italia vista dalla ISS quando in piena notte è fotografata dall'equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale. Poco importa che si pontifichi sulla bellezza di un vero e proprio scempio, quello della volta celeste ad opera dell'inquinamento luminoso.

Ancora più doloroso è pensare che la NASA, che pure noi astrofili sentiamo accumunata dagli stessi intenti di ricerca e, più in generale, dalla stessa passione per l'astronomia, emetta una press release  utilizzando come vanto  della  nuova Cupola, il più pernicioso degli ostacoli all'astrofilia. Non nego che sia di sicuro effetto. Deve essere un'emozione pari a poche altre vedere la terra dalla ISS, soprattutto quando di notte grazie alle luci riesci persino ad individuare il puntino luminoso che chiami casa.

Ma quello che viene utilizzato per tenere accesi i riflettori (metaforicamente per fortuna) sull'ente americano allo scopo di ricordarne l'esistenza al contribuente che con le sue tasse la mantiene, è, ed è giusto ribadirlo, un freno a tutto quello che la NASA rappresenta: un trampolino di lancio verso l'Universo.

Poi, come nel servizio dell'ANSA, si pontifica di come si possa osservare e monitorare dalla Cupola ...le fuoriuscite di petrolio, la desertificazione, lo scioglimento di iceberg e ghiacciai, le tempeste di sabbia, gli uragani e l' inquinamento atmosferico. Mentre quello luminoso, proprio lì sotto il naso, tra gli inquinamenti non è nemmeno annoverato.

 

Link:
http://ansa.it/web/notizie/canali/en...699407019.html

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22 aprile 2010 4 22 /04 /aprile /2010 23:17

Theophilus e CyrillusI crateri Theophilus e Cyrillus sono due formazioni molto interessanti riprese in questa immagine la sera del 20 aprile alle ore 19:38 TU. Il metodo utilizzato è quello della proiezione da oculare, nello specifico un T-Japan da 6 millimetri di focale per una focale equivalente complessiva difficilmente quantificabile ma attestabile attorno ai 5 metri.

E' l'esordio del filtro rosso che mi ha consentito di attenuare leggermente il deteroriamento atmosferico. Purtroppo non sono riuscito a centrare appieno il corretto set-up della mia webcam, cosa su cui conto di ritornare il prima possibile per poter finalmente operare un confronto reale e puntuale (stessa notte, stesso soggetto) tra la focale concessa dalla barlow e dalla proiezione dell'oculare e cercare di verificare quale delle due meglio sfrutta la potenza dello strumento senza sovracampionare. 

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